martedì 24 novembre 2009

UN FILO SOTTILE...




Non mi sono mai soffermata a trovare le giuste parole per descrivere una storia d'amore... sarà che alla gente basta sentire la parola stessa..."amore"... per convincersi di aver già capito tutto di come uno vive quel sentimento... sarebbe invece il caso di ammettere che molti di noi riconoscono più la parola che quello che realmente significa...


Dato che mi reputo migliore con una matita in mano, piuttosto che con una bella parlantina decisa, ho sempre preferito rivelare i miei pensieri sottoforma di immagini...lo trovo molto più incisivo...
Forse sarei dovuta nascere nelle caverne coi cavernicoli...avrei sicuramente raccontato molte storie avvincenti, senza risparmiare alcuna parete...




Quando iniziai a creare questo regno su misura mi misi a pensare a cosa effettivamente caratterizza una storia d'amore... sapevo che era un concetto troppo complesso per riuscire a plasmarlo a perfezione sull' idea del mio regno, ma più ci pensavo e più mi rendevo conto che probabilmete era una cosa da spiegare più a me stessa che non ad altri...


Una storia d'amore sboccia come un fiore, in maniera così naturale che a volte sembra davvero di alzarsi una mattina e scoprire un campo fiorito dove il giorno prima si stendevano a vista d' occhio solo sterpaglie...

è un legame che diventa sempre più solido come una catena che a volte porta a soffocare chi lo vive... è una voragine che ti risucchia e non sai se vuoi scappare o addentrarti ancora oltre...

è un veleno che sazia e allo stesso tempo uccide...

A dirla tutta credo più semplicemente che si possa raffigurare come un filo sottile dai colori mutevoli... ci sono giorni bui e spenti e altri vivaci e allegri...è una roulette...
Montagne russe che ti lasciano mille emozioni addosso... così diverse fra loro che non sai distinguerle ne giustificarle;ne tanto meno .... descriverle!




TROVATELLI...

La mia dimora è molto piccola... mi correggo, la mia dimora è troppo piccola per tutte le cose che vi conservo...
Già dalla più tenera età, ogni volta che mettevo il naso fuori di casa mi imbattevo in qualcosa che era stato abbandonato o scartato senza alcun rispetto...
Riempii così tanto la casa di peluche, nastri, disegni, stoffa e chi più ne ha più ne metta... che alla fine per evitare che scoppiasse decisi di portare parti di quegli amici nel mondo che stavo man mano creando e decisi che la prima regola di quel regno sarebbe stato che ogni oggetto venisse considerato un insostituibile amico…